L’RC Auto, sigla per Responsabilità Civile Auto, è una polizza assicurativa obbligatoria da stipulare per far circolare in strada il tuo veicolo. Chiamata per semplicità “assicurazione”, può essere stipulata da ogni cittadino maggiorenne in relazione a un veicolo. Puoi stipulare una polizza presso una qualsiasi agenzia assicurativa o intermediario qualificato, purché autorizzata a rilasciare questo tipo di polizza dalle autorità competenti.
Come potrai intuire dal nome, la polizza copre la responsabilità civile dei danni che potrebbero scaturire da eventuali incidenti o sinistri. In altre parole si paga un premio annuale per non essere costretti a risarcire di tasca propria gli eventuali danni ad altri automobilisti.
Si tratta di una polizza molto importante, in quanto ti permetterà di circolare in totale serenità: in altre parole avrai la certezza di possedere una tutela in caso di sinistro attivo o passivo. In genere i contratti sono di durata annuale ma su richiesta possono essere “sospesi” o “congelati”, come ad esempio durante il periodo estivo, quando magari fa caldo e si preferisce utilizzare uno scooter o un motorino.
L’RC Auto va pagata anche nei casi in cui parcheggi la tua auto in strada. Unica eccezione riguarda la sosta in ambienti privati: garage, autorimesse, abitazioni private.
La polizza responsabilità civile è ovviamente individuale ma, in caso alcuni componenti (conviventi) della famiglia abbiano altre polizze attive, è possibile risparmiare sul premio annuale. Come saprai, infatti, sono attualmente vigenti le classi Bonus/Malus. Ad ogni cliente è assegnata una classe che spazia da 1 a 18. La classe 18 sarà la più costosa, la prima è la più economica. Di norma ogni assicurato parte dalla classe 14 per poi scalare annualmente i vari livelli fino ad attestarsi al prezzo più vantaggioso. Naturalmente in caso di sinistri e incidenti con colpa si retrocederà di due classi l’anno successivo.
L’RC Auto familiare, entrata in vigore con il Decreto Fiscale 2020, è un ampliamento del già esistente Decreto Bersani. Grazie a questa norma potrai usufruire della classe di rischio di un familiare, a prescindere dall’età. Ciò significa (per fare un esempio) che tuo figlio potrà utilizzare la tua classe di rischio o tu puoi utilizzare la classe di tuo padre, purché facciate parte dello stesso nucleo familiare. L’intercambiabilità delle classi è consentita anche tra veicoli di classe diversa (ad esempio auto e moto).

Cosa è incluso e cosa copre l’RC Auto?
L’RC Auto, come prima specificato, copre la responsabilità civile risarcitoria entro determinati massimali. Quello più comune, ovvero la soglia minima di risarcimento, è stabilito dalla legge e si attesta attualmente a 6,45 milioni di euro per i danni alle persone e a 1,3 milioni di euro per quelli alle cose. Si tratta di massimali molto alti: oltre questa soglia risponderai tu personalmente.
Naturalmente, in condizioni particolari, i massimali possono essere aumentati pagando un premio più alto. Ne deduciamo che sono coperti tutti i danni causati a persone, animali e cose. È molto importante sapere che nell’RC Auto standard non sono mai inclusi i danni al conducente. Se vuoi essere maggiormente protetto quando guidi, specialmente se conduci uno scooter, chiedi al tuo agente di aggiungere questa copertura.
Come per ogni polizza, poi, anche all’RC Auto possono essere aggiunte ulteriori garanzie come ad esempio quella per il furto, l’incendio, la rapina o altri tipi di danni. L’RC Auto perde d’efficacia solo in pochi e rari casi: ad esempio, eventuali sinistri fra familiari conviventi fino al terzo grado o in caso di comportamento scorretto da parte dell’automobilista, qualora sia previsto il diritto alla rivalsa da parte della compagnia.
Ma cosa succede se circoli senza assicurazione? C’è poi da fare una piccola parentesi sulle sanzioni previste dal Codice della Strada. In tal caso si rischia una sanzione compresa fra i 868 e i 3.471 euro e il sequestro del veicolo. Quindi è sempre meglio accertarsi che la polizza sia attiva e non scaduta: caduto l’obbligo del tacito rinnovo, sarà il cliente a dover stipulare anno dopo anno un nuovo contratto. Molto meglio pagare il premio annuale che trovarsi in situazioni spiacevoli.
Cosa non copre l’RC Auto?
La copertura standard, dunque, include danni a persone, cose o animali ad eccezione del conducente, che necessita di una clausola contrattuale a parte. L’RC Auto, poi, non copre eventuali tentativi di frodi o incidenti tra familiari conviventi (in questo caso vengono risarciti solo i danni alle persone e non alle cose). Ma ci sono anche altre circostanze in cui non si è coperti dall’RC Auto. È bene sapere che le condizioni base, a cui tutti hanno diritto, sono stabilite dal Ministero dello Sviluppo Economico. Tuttavia, trattandosi di un mercato libero, il contraente è libero di far aggiungere tali servizi nel contratto.
Vediamo nel dettaglio cosa non copre l’RC Auto standard:
- Assistenza stradale, utilissima qualora il veicolo dovesse guastarsi o essere pesantemente incidentato (ricordiamo che un carro attrezzi potrebbe chiedere fino a 300 euro per un intervento);
- Riparazione di alcune parti sensibili dell’auto, come ad esempio i cristalli;
- Eventi atmosferici (come la grandine che è sempre più frequente e aggressiva);
- Vandalismo (e quindi anche scioperi, sommosse o terrorismo).
- Furto, Incendio, Kasko: sono tre polizze sottoscritte molto di frequente; purtroppo, però, anche queste sono accessorie e dunque non applicabili alla copertura standard.
- Tutela legale: un supporto fondamentale per in caso di conseguenze legali legate ad un sinistro. Anche in questo caso, però, si tratta di una polizza da aggiungere a quella standard.
Fra le altre coperture acquistabili c’è poi la tutela legale che potrebbe essere molto utile in caso di problemi giuridici con l’altra parte coinvolta nel sinistro.
Ci sono alcune condizioni in cui è possibile essere coperti nonostante l’assicurazione RC Auto sia scaduta. A partire dal 2013, infatti, è previsto il periodo di comporto, ovvero una tolleranza di 15 giorni che inizia nel momento in cui scade la polizza. Si è presentata questa necessità in quanto — con l’abolizione del tacito rinnovo — può essere molto frequente dimenticare di rinnovare la propria polizza. In questo caso i 15 giorni aggiuntivi possono esserti molto utili. Potrai usarli per metterti in regola o scegliere un’altra compagnia.
In questo frangente continuerai ad essere assicurato (naturalmente le polizze accessorie scadute non saranno applicabili) e non si potrà essere sanzionati dalle Forze dell’Ordine. Questa agevolazione è consentita solo per le polizze con validità annuale e solo in Italia: ciò significa che all’estero il periodo di comporto non è riconosciuto.