I lavoratori dipendenti di un'azienda, con contratto regolare, sono coperti da una polizza che li tutela in caso di infortunio e malattie professionali legate al luogo di lavoro. La polizza in questione, obbligatoria per legge, è gestita dall'INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), ma l'azienda può decidere di integrarla con altre, come l'assicurazione per lavoratori dipendenti, in modo da garantire una maggiore copertura a tutela della persona e dei suoi familiari.
Del resto, i lavoratori dipendenti per l'azienda sono un enorme capitale — anche umano — che va preservato. Sono professionisti che, con le loro capacità, doti e manualità, portano un valore immenso all'impresa e la fanno crescere. Per questo, negli ultimi anni molte realtà si stanno impegnando per migliorare lo stile di vita dei loro lavoratori promuovendo non solo corsi d'aggiornamento ma anche benefit a livello di welfare aziendale. Un aiuto importantissimo può arrivare dall'assicurazione aziendale dipendenti, una polizza con un alto numero di garanzie e coperture, facile da configurare in base alle reali esigenze dei lavoratori. Una declinazione della polizza infortuni sul lavoro, insomma, che si può ampliare e personalizzare anche in base alle diverse figure professionali presenti in un'azienda. Ovviamente, anche chi è lavoratore dipendente può tutelare la propria persona, la famiglia e il patrimonio da eventuali infortuni, malattia o eventi spiacevoli stipulando una nuova polizza o integrandone una già esistente. Vuoi saperne di più? Vediamo meglio i vantaggi dell'assicurazione lavorativa per dipendenti, per l'impresa e le persone che vi lavorano.
L'assicurazione dipendenti è obbligatoria?
Tutti i lavoratori dipendenti sono coperti dalla polizza INAIL obbligatoria sugli infortuni e le malattie professionali. Una polizza che tutela i lavoratori da danni fisici ed economici e in cui rientrano:
- incidenti sul luogo di lavoro o nel tragitto casa-lavoro;
- costi per le spese mediche;
- indennizzi per le malattie professionali (ma solo se presenti nelle tabelle INAIL).
Esistono poi alcune figure professionali organizzate in ordini o collegi - come medici, infermieri, OSS, architetti, ingegneri e avvocati - che devono necessariamente sottoscrivere un'assicurazione privata che li tuteli ulteriormente, anche da responsabilità civile.
In questo caso, un'assicurazione per dipendenti pubblici permette di salvaguardare ogni persona, professionalità e patrimonio da eventuali errori, ritardi e omissioni. Rientrano nella polizza, ad esempio, i risarcimenti avanzati dai pazienti per danni in campo medico oppure errori amministrativi e contabili commessi in buona fede. L'assicurazione vale anche se questi professionisti sono dipendenti privati.
Chi tutela però i professionisti contrattualizzati da un ente pubblico? In questo caso, entra in gioco l'assicurazione colpa grave per dipendenti pubblici che tutela le persone dalle richieste di risarcimento avanzate dall'ente a causa di ritardi sul lavoro, perdita di documenti, violazione della privacy, danno erariale, responsabilità amministrativa oltre a danneggiamenti d'immagine e perdite patrimoniali.
Esistono poi altre assicurazioni facoltative che tutelano i lavoratori dipendenti in diversi campi, tra cui la salute. Sono polizze che i dipendenti — ma anche l'azienda — possono stipulare per non gravare economicamente sulla famiglia in caso di infortuni, problemi di salute, richieste di risarcimento danni o perdita del lavoro. Del resto, non sempre la polizza di base dell'INAIL vanta condizioni soddisfacenti e molte patologie non rientrano tra quelle indennizzate.
Tra le polizze facoltative che tutelano i lavoratori dipendenti più diffuse ci sono:
- L'assicurazione sanitaria per dipendenti privati. L'integrazione permette di usufruire di visite mediche che il Servizio Sanitario Nazionale non riesce sempre ad assicurare velocemente. Offre anche accesso a cure specialistiche costose come quelle oculistiche o dentistiche. Integrare la polizza INAIL con un'assicurazione sanitaria per i dipendenti privati offre un rimborso in caso di spese mediche, spesso costose, e può essere molto vantaggiosa perché non incide sul patrimonio della persona. Può coprire zone internazionali, offrire una rendita vitalizia in caso di invalidità permanente o un capitale ai familiari in caso di morte sul lavoro. Inoltre, l'assicurazione infortuni dipendenti risponde a tutta una serie di casistiche che non sono contemplate dall'INAIL (come un incidente domestico o mentre si fa sport).
- Assicurazione sanitaria per dipendenti pubblici. Dedicata a persone che lavorano nella PA, in enti di difesa o polizia. Solitamente comprende un rimborso per esami medici, interventi e visite specialistiche. Offre spesso anche una copertura con garanzia ospedaliere ed extra-ospedaliere e una detrazione fiscale del 19% sul 730.
- Assicurazione perdita lavoro (o Perdita d'impiego). Una polizza assicurativa che si associa al mutuo. In caso di licenziamento, diminuzione del reddito o perdita dell'impiego, la persona può contare su un rimborso parziale o totale di 12 rate del mutuo.
Come deve essere assicurato un dipendente e i rischi per il datore di lavoro
La persona che lavora in un'azienda pubblica o privata va tutelata con polizze assicurative ad hoc. Oltre alle polizze obbligatorie per legge, l’impresa può scegliere un'assicurazione aggiuntiva per il lavoro dipendente in base alle mansioni svolte dai propri dipendenti in modo da tutelare il più possibile le sue persone. Esistono, ad esempio, delle polizze essenziali come l'assicurazione danni a terzi per lavoratori dipendenti. In questo caso, la polizza non è obbligatoria per legge per determinate categorie di lavoratori, ma permette di coprire i danni materiali e le lesioni fisiche che i dipendenti possono commettere nei confronti di persone e/o oggetti. In caso di una mancata stipula di un'assicurazione danni, per il datore di lavoro o l’imprenditrice ci sono delle conseguenze serie in caso di infortunio del dipendente. Si va dalle sanzioni civili a quelle penali, oltre alla chiusura dell'attività, senza contare l'eventuale denuncia per lavoro nero. Bisogna ricordare che, in caso di infortunio, i datori di lavoro sono sempre responsabili per i loro dipendenti. Meglio, quindi, regolarizzare sempre le posizioni dei dipendenti e stipulare le giuste polizze assicurative. Del resto, l'impresa può contare sulla deducibilità delle polizze sanitarie dei dipendenti dalle tasse dell'azienda.