Orari flessibili, indipendenza, libertà d'organizzazione: questi sono alcuni dei vantaggi del lavoro da freelance. Se hai partita IVA, però, non puoi contare su ferie pagate né indennizzi in caso di infortunio e le tue entrate dipendono dal fatto che tu riesca a svolgere o meno il tuo lavoro. Ecco perché stipulare un'assicurazione per il lavoro autonomo può essere una buona idea per tutelare la tua persona — e la tua attività — da eventuali rischi.
Non ti convince? Questi numeri potrebbero farti cambiare idea. Sono state ben 652.002 le denunce di infortunio professionale presentate all'INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) nel 2022, quasi il 30% in più rispetto all'anno prima. La pandemia da Covid-19 ha certamente inciso molto e non ha risparmiato nessuna categoria di lavoratori, neppure gli autonomi.
Un freelance, inoltre, non lavora solamente da casa ma, in ogni caso, anche all’interno dell’ambiente domestico non sono esclusi i rischi. L’ideale, dunque, è prendersi un attimo di pace (e magari anche carta e penna) per definire una lista con i reali pericoli della propria attività imprenditoriale. Un primo passo per fare un bilancio e valutare l'assicurazione per il lavoro autonomo migliore per le tue esigenze.
Scegliendo la giusta assicurazione infortuni per lavoro autonomo potrai salvaguardare il tuo patrimonio, far fronte ad eventi imprevisti, come malattia o infortuni, e sarà un po' come beneficiare della polizza infortuni sul lavoro INAIL — un'assicurazione obbligatoria per tutti i lavoratori dipendenti — declinata, però, alle partite IVA.
Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando, quali sono i vari tipi di polizza a disposizione dei lavoratori autonomi e i costi da sostenere.
Assicurazione per lavoro autonomo: ecco cosa comprende
Chi possiede una partita IVA può contare solo sulle proprie entrate finanziarie e, in caso di malattia o infortunio, dovrà rimandare il lavoro con importanti ripercussioni economiche. Ogni giornata in cui non si lavora è una giornata persa che si traduce in una riduzione generale delle entrate. Con un'assicurazione per i lavoratori autonomi, però, tutto cambia perché si ottiene una garanzia economica sia nel breve che nel lungo periodo e in caso di infortunio (caratterizzato da causa esterna, violenta e improvvisa) o di malattia (causa interna).
Con l'assicurazione infortuni e malattia per liberi professionisti, il freelance riceve un indennizzo in caso di:
- Infortunio con invalidità temporanea: a causa di un'incapacità fisica (totale o parziale) la persona non può svolgere il suo lavoro per un breve periodo. La compagnia erogherà una diaria giornaliera e il rimborso delle spese mediche e sanitarie ed eventuali ricoveri e ingessature.
- Infortunio con invalidità permanente: la persona assicurata perde (del tutto o in parte) la sua capacità lavorativa e non la può riacquisire. Per questo può ricevere un capitale che comprende un indennizzo e una quota per i costi sanitari.
- Malattia: la persona non riesce a lavorare a causa di un'alterazione dello stato di salute a livello temporaneo o permanente. In base al contratto stipulato con la compagnia assicurativa, può ricevere un importo predeterminato per la degenza, oltre alle spese per le operazioni chirurgiche, per la fisioterapia, le cure mediche e anche un capitale in caso di invalidità permanente riscontrata. Questo è possibile solo se la malattia si presenta dopo aver firmato il contratto.
- Morte: in caso di decesso per infortunio o malattia, l'indennizzo concordato verrà consegnato a familiari o eredi per garantire loro un sostegno economico.
I vantaggi di queste polizze sono molto interessanti anche perché i liberi professionisti (a meno che non abbiano dipendenti) non sono obbligati a iscriversi all’INAIL quindi non godono dei benefici dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro previsti dall’ente. In genere versano dei contributi previdenziali presso INPS e presso altre casse private, beneficiando di prestazioni assicurative non sufficienti, in caso di eventi negativi.
Fatta questa premessa, vediamo come funziona l'assicurazione malattia per partiva IVA e contro gli infortuni. La polizza garantisce una diaria, ovvero una sorta di rimborso giornaliero a forfait, che varia in base al tipo di infortunio o malattia. La quota viene corrisposta solo se la tipologia di infortunio o malattia rientra nel contratto e se si dimostra l'effettiva impossibilità a svolgere il proprio lavoro. L'assicurazione sanitaria per liberi professionisti può coprire anche le spese mediche, le visite specialistiche, i medicinali e l’acquisto di articoli sanitari (come tutori). La polizza comprende anche i danni dovuti a:
- lesioni fisiche causate dal lavoro e fattori esterni (anche non umani, come danni derivati da macchinari);
- infezioni;
- avvelenamento alimentare e/o intossicazioni.
In base all'assicurazione scelta si possono aggiungere altre garanzie o sottoscrivere polizze integrative, magari unendo l'assicurazione professionale a quella privata. In questo modo, puoi estendere la copertura a:
- incidenti stradali alla guida del proprio mezzo;
- infortuni causati nel tempo extra-lavorativo;
- infortuni che si possono verificare lungo il tragitto casa e sul luogo di lavoro;
- accesso a sanità privata;
- tutela legale.
Se svolgi, poi, un lavoro logorante e pericoloso, un'assicurazione di tutela da incidenti sul lavoro per i lavoratori autonomi può proteggerti da eventuali danni derivanti dall'invalidità, offrirti il giusto risarcimento nel caso tu non possa lavorare per molto tempo e farti guardare al futuro con maggiore serenità, senza gravare sul bilancio familiare. Ovviamente, il fatto deve essere imprevedibile e documentato da medici, gli unici che possono stabilire l'inabilità — temporanea o meno — al lavoro.
Assicurazione infortuni lavoratori autonomi: quali sono i costi?
I costi per l'assicurazione infortuni per i lavoratori autonomi variano in base alle esigenze della persona assicurata, alla copertura che si vuole raggiungere e alle prestazioni offerte. Sul costo finale incidono anche le eventuali polizze integrative, le estensioni di tutela e il rischio di infortunio (più è alto e maggiore sarà il premio da versare). Ovviamente, ogni cambiamento, sia di lavoro che di salute, va sempre comunicato alla compagnia per il ricalcolo del costo finale: non farlo potrebbe costare l'indennizzo.