In casa si festeggia l'arrivo di una nuova patente? Uno dei regali migliori per i neopatentati è di certo un veicolo, sia nuovo che usato. Lo sappiamo, non è una spesa da poco e poi bisogna considerare i costi fissi, come l'assicurazione per l'auto. Per risparmiare un po' sul bilancio familiare, potresti capire meglio a chi conviene intestare la macchina e la polizza.
I dubbi che riguardano questo argomento sono molti e spesso generano fraintendimenti e confusione; ma a livello di convenienza ci sono alcune situazioni da considerare, tra cui i benefici della Legge Bersani e della RC familiare.
E se sei un libero professionista e ti stai chiedendo se conviene intestare l'auto all'azienda per risparmiare ulteriormente, devi sapere che in realtà i vantaggi fiscali rispetto ad una normale polizza per l'auto non sono molti. Il risparmio, infatti, lo noti solo se la tua impresa ha altri veicoli e intendi fare un pacchetto assicurativo unico per l'intera flotta aziendale. Inoltre, per usufruire dei benefici della Legge Bersani o della RC auto familiare il veicolo deve appartenere a persone fisiche o ad una ditta individuale, non a un'azienda o una persona giuridica.
A chi intestare l'auto: tutte le possibilità a tua disposizione
Come già saprai, l'assicurazione dell'auto è obbligatoria per legge: non ci si può, quindi, mettere al volante di un veicolo se non è coperto da eventuali danni a cose e persone. È un costo fisso da considerare ogni anno a cui devi aggiungere il bollo e le spese di manutenzione, sia ordinarie che straordinarie. Non ti preoccupare, ti capiamo: le spese da sostenere sono tante, ma se vuoi risparmiare sui costi una soluzione c'è. Devi capire a chi affidare l'intestazione dell'auto (o della moto, se in casa hanno scelto questo mezzo per spostarsi) e scovare la compagnia assicurativa più vantaggiosa per le tue esigenze.
Avrai di certo sentito parlare dell'auto cointestata che, anziché un proprietario, ne ha almeno due o più. Questa pratica si utilizza spesso per risparmiare sull'acquisto di un veicolo o quando si riceve un mezzo in eredità. I nomi dei proprietari sono solitamente riportati nel libretto di circolazione e l'unico svantaggio è che il mezzo non può essere venduto senza un accordo comune. Non va confusa con l'assicurazione cointestata che, invece, riguarda la polizza.
Per intestare l'assicurazione ad un'altra persona della famiglia devi considerare che:
- C'è un vantaggio se la persona a cui vuoi intestarla ha un veicolo di proprietà assicurato da molto tempo e non ha mai causato incidenti. In questo caso, la sua classe di merito sarà bassa e il risparmio è certo.
- C'è uno svantaggio se la persona ha appena preso la patente, a prescindere dall'età. Per le compagnie assicurative, infatti, questo è un rischio: la classe di partenza è la 14esima e il premio da versare per la polizza è abbastanza alto.
La soluzione migliore per risparmiare? Avvalersi della Legge Bersani o della RC familiare dove – nel secondo caso - il trasferimento della classe di merito vale anche per l'intestazione auto e moto (è consentito il passaggio tra categorie diverse di veicoli). Ecco i limiti:
- Possono usufruirne solo le persone che condividono lo stesso nucleo familiare. La classe di merito non si eredita se vuoi cointestare l'auto a persone non conviventi.
- La cointestazione della polizza dell’auto di persone con residenza diversa non è possibile, quindi non puoi pagare un premio più basso. Al momento del contratto, la compagnia assicurativa consulta il PRA (Visure dal Pubblico Registro Automobilistico) e verifica l'effettivo titolare del veicolo e la residenza.
Dunque, l'auto e l'assicurazione possono avere intestatari diversi, ma per poter ereditare la classe di merito di un familiare bisogna rientrare nello stesso nucleo, a prescindere dalla proprietà effettiva del mezzo.
Intestare l'auto ai figli neopatentati: pro e contro
Quando i neopatentati sono i figli come ci si comporta? Ci sono costi maggiori da sostenere, vista la giovane età? Per rispondere a questa domanda ti proponiamo un esempio. Pensa a Franco, papà di 50 anni, e Anna, sua figlia di 19 anni. Anna ha appena preso la patente e Franco ha deciso di regalarle un'auto.
I due vivono insieme e hanno davanti a loro 3 possibilità:
- Franco decide di intestare sia l'auto che l'assicurazione ad Anna. In questo caso, Anna partirà dalla classe di merito più alta e pagherà moltissimo di assicurazione. Con il tempo, ovviamente, la classe si abbasserà ma solo se Anna sarà prudente e non provocherà incidenti.
- Franco è bravissimo alla guida e in tanti anni si è guadagnato la classe di merito 1 e paga una tariffa bassa per l'assicurazione. Per questo decide di intestare a sé stesso sia l'auto che l'assicurazione. Anna può guidare l'auto del papà perché fa parte del nucleo familiare ma se viene coinvolta in un sinistro, anche se non è il papà a guidare, la classe di merito peggiora così come il costo dell'assicurazione che si alzerà subito. Inoltre, Anna partirà sempre da una classe di merito alta fino a quando deciderà di intestare un veicolo solo a se stessa.
- Franco è un ottimo guidatore, lo abbiamo detto. Avvalendosi della Legge Bersani, Anna può acquisire la classe di merito del papà, anche se l'auto e la polizza sono intestate a lei e non a lui. L'importante è che vivano sotto lo stesso tetto, che facciano parte dello stesso nucleo familiare e che il veicolo sia stato immatricolato negli ultimi 12 mesi. Una soluzione che conviene sempre? In realtà dipende dalla compagnia assicurativa: la classe di merito sarà la stessa ma forse Anna pagherà qualcosa in più rispetto al papà perché vengono considerati anche altri aspetti del guidatore (età, numero di sinistri commessi...). Di certo, comunque, sarà una cifra molto più bassa rispetto ad una 14esima categoria. Inoltre, c'è un altro vantaggio da considerare per la neopatentata Anna: inizierà ad avere un suo percorso assicurativo scalando, di anno in anno, la classe di merito per arrivare a pagare sempre di meno (ovviamente se non viene coinvolta in sinistri).
Considera anche che la Legge Bersani è stata ampliata con l'ingresso della RC familiare, introdotta con il Decreto fiscale 2020. La novità principale è che si può trasferire ai familiari la classe di merito maturata su un qualsiasi veicolo (moto, auto, scooter...), anche nella fase di rinnovo di una polizza già esistente. Con la Legge Bersani, invece, il trasferimento era possibile solo con lo stesso tipo di veicoli, ovvero auto-auto o moto-moto, e il veicolo doveva comparire come un nuovo acquisto e mai assicurato dal nuovo proprietario. In entrambi i casi, però, le persone devono appartenere allo stesso nucleo familiare ed essere conviventi.
Quali sono i vantaggi? Visto che la RC auto familiare è estesa a tutti i veicoli, se in famiglia siete buoni guidatori puoi beneficiare di un importante risparmio sul costo della polizza, che cresce se possiedi più di un mezzo. Traducendo il tutto in cifre: il risparmio della RC familiare può aggirarsi al 30 o 40% rispetto alla Legge Bersani.
Ovviamente, non può essere tutto rose e fiori. In caso di incidente, la polizza subisce una penalizzazione di 5 classi di merito se:
- i danni superano i 5 mila euro;
- la responsabilità del conducente è esclusiva o principale.
Anche in questo caso, non puoi godere dei benefici della polizza RC auto familiare se l'auto è cointestata a persone con residenze diverse. C'è una regola fondamentale da rispettare: gli intestatari dell'assicurazione devono far parte dello stesso nucleo familiare e vivere nello stesso luogo.